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Città
di Trecastagni
Brevi
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Km 14 da Catania
- 586 s.l.m.
Fu
feudo prima dei di Giovanni e poi degli Alliata.
Testimonianza
del periodo rinascimentale è l'imponente Chiesa Madre opera del
Gagini che conserva al suo interno una bella tela del catanese Giuseppe
Rapisarda e un affresco dell'acese Pietro Paolo Vasta.
Molto belle sono poi la quattrocentesca chiesa del Bianco con un
basso campanile e fregi curati, e la chiesa di Sant'Antonio di Padova
con annesso chiostro in pilastri di pietra lavica.
Il
nome del paese deriva dai "tre casti agni" protettori:
Sant'Alfio, San Filadelfo e San Cirino, la cui festa ha luogo il
10 maggio ed è considerata la più bella della provincia.
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Sul luogo in
cui i tre fratelli si fermarono a bere ad una fonte, prima di giungere
a Militello, luogo del martirio sorge oggi il Santuario (foto a sx)
ad essi dedicato.
Di stile romanico-lombardo, iniziato nel seicento, si può ammirare
all'interno una tela di Ignoto del 1700, raffigurante il Martirio
dei Santi fratelli. In esso, la notte tra il 9 ed il 10 maggio arrivano
provenienti da Catania e da altri paesi dell'Etna, i "nudi" che a
piedi scalzi, in calzoncini e fascia rossa sul petto, portano per
devozione torce pesantissime fino a cento chili. |
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