Fu Ministro Consultore del Vice Re di Sicilia, Grande di Spagna
di Prima classe, Visitatore e Sindacatore Generale (1) degli stati
della Principessa di Villafranca e Trecastagni, Protettore del Real
Patrimonio, Presidente di R. Gran Corte, Referendario dei Reali
Secretari, Visitatore della Vicaria, Membro della Giunta dei Presidenti,
Giudice delle Competenze civili e militari, Giudice d’appello della
Corte dell’Auditore Generale, Giudice Privativo del Regio Appalto
del Tabacco, Delegato del Sovrano nelle cause frumentarie, Protettore
del Collegio degli studi della Città di Catania, Reggente delle
Diputazioni Baronali, etc.
Fu uno dei più grandi giuristi del suo tempo autore di un’opera
dal titolo “Le formole rituali” in 6 volumi ; fu fra i pochi siciliani
investiti dell’altissima carica di Consultatore, la quale lo metteva
alla pari del Vice Re.
Detta carica fu istituita nel 1536 dall’Imperatore Carlo V, allorchè
fu informato dello stato miserabile in cui si trovavano gli affari
in Sicilia nelle materie di Giustizia e Patrimonio, e stabilì di
inviare un Ministro che dovesse assistere col Vice Re nel governo
del Regno e che ne regolasse col consiglio le provvidenze.
Doveva essere forestiero, perché fosse spassionato, giacché tutti
gli altri ministri che componevano il Sacro Consiglio erano regnicoli
e paesani per antico privilegio del Regno di Sicilia.
Pur non di meno, in deroga alla legge, il Dottor Nicolosi fu nominato
Consultore per i suoi straordinari meriti giuridici e per la sua
equanimità. Era nato nel 1726, morì il 3 agosto del 1815.
(1) Ministro che inviava il Re ogni 25 anni onde guardare lo
stato degli affari pubblici; esercitava la podestà di riconoscere
gli Effetti Regi, rivedeva l’amministrazione della giustizia nei
Consigli Reali, udiva accuse, definiva processi, condannava i rei.
Alla fine delle sue visite lasciava le determinazioni fatte, che
dovevano essere rigorosamente osservate dai Magistrati.
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