Nacque il 16 gennaio 1869, morì in Roma il 15 marzo 1938.
Dopo aver compiuto gli studi universitari in Napoli e Roma, conseguì
la laurea in medicina e chirurgia presso quest'ultima Università
nell'anno 1894.
Fu allievo e collaboratore prediletto dell'illustre clinico Prof.
A. D'Antona, direttore dell'Istituto di Patologia e Clinica Chirurgica
Propedeutica dell'Università di Napoli, presso il quale prestò servizio
in qualità di assistente per vari anni.
Pubblicò in quell'epoca un trattato sull'"Anestesia generale
per cloroformio ed etere" nel quale sferrò il primo attacco contro
la pretesa innocuità del cloroformio in confronto all'etere in anestesia
generale (quistione allora dibattuta nel campo chirurgico), che
portò all'allontanamento di quel pericoloso anestetico, allora quasi
generalmente usato nelle sale operatorie di tutto il mondo.
In relazione allo stesso argomento pubblicò un altro lavoro sull'"Albuminuria
da cloroformio".
Richiamato in Sicilia dalla nostalgia della sua terra vi esercitò
per alcuni anni la professione medica partecipando attivamente alla
vita politica e propugnando lo sviluppo economico e sociale della
regione, allora completamente abbandonata dai giovani agnostici
ed imbelli del tempo.
Spirito pugnace ed irrequieto nel luglio del 1912 si trasferiva
negli U.S. per fare opera di italianità presso i nostri emigranti.
Accolto con affettuose dimostrazioni dai connazionali in massima
parte siciliani, a Boston ed a Lawrence Mass. veniva per tal fatto
guardato con diffidenza dalle autorità politiche locali.
Per poter prestare agli italiani l'ausilio della scienza medica,
sostenne, in lingua inglese, gli esami di stato conseguendo la laurea
col massimo dei voti e la lode della commissione esaminatrice dello
stato di Massachusetts.
Ritornato in Sicilia allo scoppiare della guerra mondiale si prodigò
nell'assistenza delle famiglie dei richiamati e nei servizi di informazioni
meritandosi alla fine della guerra il conferimento della medaglia
e del diploma di benemerenza.
Fu innanzi tutto uno strenuo assertore della bellezza e della generosità
della sua terra e della genialità dei suoi uomini. Fu Sindaco di
Trecastagni e Presidente del Consorzio Strada Trecastagni-Cicirello
Etna, diretta a valorizzare le possibilità agricole e turistiche
della regione Etnea. Negli ultimi anni si era dedicato esclusivamente
all'agricoltura ed in special modo ai problemi della viticoltura.
Un suo recente studio presentato alla Federazione Nazionale dei
Consorzi per la viticoltura << Sulla crisi vinicola e rimedi concreti
per avviarla ad una soluzione >> fu definito opera interessante
e pregevole dal Sen. Marescalchi ex Sottosegretario di Stato all'Agricoltura
e Foreste.
Era insignito della Commenda della Corona d'Italia.
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